Numero 7 del 2024

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Numero 7 del 2024

IV - (2) - Luglio - Dicembre 2024

IV - (2) - Luglio - Dicembre 2024

IV - (2) - Luglio - Dicembre 2024

Psicoanalisi Contemporanea Rivista semestrale di A.Psi.C. ETS

Direttore Responsabile

Daniela Cassano

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Daniela Cassano

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Daniela Cassano

Direttore Editoriale

Morena Danieli

Direttore Editoriale

Morena Danieli

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Redattore Capo

Laura Fattori

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Laura Fattori

Inizio lezioni

Laura Fattori

Redattori

Giulia Brolato, Chiara Pugnetti, Mirella Rostagno, Ilaria Saracano, Daniela Settembrini

Redattori

Giulia Brolato, Chiara Pugnetti, Mirella Rostagno, Ilaria Saracano, Daniela Settembrini

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Giulia Brolato, Chiara Pugnetti, Mirella Rostagno, Ilaria Saracano, Daniela Settembrini

Comitato Scientifico di A.Psi.C.

Maria Baiona, Franco Freilone, Stefano Calamandrei

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Maria Baiona, Franco Freilone, Stefano Calamandrei

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Maria Baiona, Franco Freilone, Stefano Calamandrei

Sede della Redazione

via Verdi 45, Torino

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Rivista completa

Indice

Indice

01

Editoriale

02

Teoria e Tecnica Psicoanalitica

Il conosciuto non pensato. Una lettura di L'ombra dell'oggetto. Psicoanalisi del conosciuto non pensato.

Daniela Cassano

Bollas  fonda  le  basi teoriche del proprio pensiero principalmente sui lavori di Bion e Winnicott. Fondandosi sull’idioma del Sé, componente innata e immodificabile, la personalità si definisce in relazione con l’effetto trasformativo delle cure genitoriali e  delle prime relazioni d’oggetto. La cura psicoanalitica deve favorire l’emergere del conosciuto non pensato, concetto che Bollas definisce nel suo libro con numerosi esempi clinici. L’utilizzo adeguato del controtransfert dell’analista, anche facendo ricorso ad elementi della propria  soggettività, è un altro dei temi fondamentali trattati in quest’opera.

Bollas  fonda  le  basi teoriche del proprio pensiero principalmente sui lavori di Bion e Winnicott. Fondandosi sull’idioma del Sé, componente innata e immodificabile, la personalità si definisce in relazione con l’effetto trasformativo delle cure genitoriali e  delle prime relazioni d’oggetto. La cura psicoanalitica deve favorire l’emergere del conosciuto non pensato, concetto che Bollas definisce nel suo libro con numerosi esempi clinici. L’utilizzo adeguato del controtransfert dell’analista, anche facendo ricorso ad elementi della propria  soggettività, è un altro dei temi fondamentali trattati in quest’opera.

Bollas  fonda  le  basi teoriche del proprio pensiero principalmente sui lavori di Bion e Winnicott. Fondandosi sull’idioma del Sé, componente innata e immodificabile, la personalità si definisce in relazione con l’effetto trasformativo delle cure genitoriali e  delle prime relazioni d’oggetto. La cura psicoanalitica deve favorire l’emergere del conosciuto non pensato, concetto che Bollas definisce nel suo libro con numerosi esempi clinici. L’utilizzo adeguato del controtransfert dell’analista, anche facendo ricorso ad elementi della propria  soggettività, è un altro dei temi fondamentali trattati in quest’opera.

The Unthought Known
A reading of
The Shadow of the Object. Psychoanalysis of the Unthought Known

Bollas grounds the theoretical bases of his thinking on Bion’s and Winnicott’s works. One’s personality defines itself on the ground of Self idiom, innate and unchangeable, and in relation with the transforming effect of parental care and first object relations. Psychoanalytic treatment must favor the Unthought Known to come out and Bollas describes this process with a lot of clinical samples in his book. The proper use of the analyst countertransference, even by using elements belonging to his subjectivity, is another fundamental topic discussed in this work.

The Unthought Known
A reading of
The Shadow of the Object. Psychoanalysis of the Unthought Known

Bollas grounds the theoretical bases of his thinking on Bion’s and Winnicott’s works. One’s personality defines itself on the ground of Self idiom, innate and unchangeable, and in relation with the transforming effect of parental care and first object relations. Psychoanalytic treatment must favor the Unthought Known to come out and Bollas describes this process with a lot of clinical samples in his book. The proper use of the analyst countertransference, even by using elements belonging to his subjectivity, is another fundamental topic discussed in this work.

The Unthought Known
A reading of
The Shadow of the Object. Psychoanalysis of the Unthought Known

Bollas grounds the theoretical bases of his thinking on Bion’s and Winnicott’s works. One’s personality defines itself on the ground of Self idiom, innate and unchangeable, and in relation with the transforming effect of parental care and first object relations. Psychoanalytic treatment must favor the Unthought Known to come out and Bollas describes this process with a lot of clinical samples in his book. The proper use of the analyst countertransference, even by using elements belonging to his subjectivity, is another fundamental topic discussed in this work.

Crisi dell'adultità

Elena Buday e Laura Fattori

Due psicoterapeute si confrontano sul lavoro con i pazienti giovani adulti, interrogate dall’attuale diffusione di sofferenze e problematiche psicologiche che li riguardano. Nella ricerca di possibili chiavi di lettura e di intervento, fanno dialogare i loro rispettivi modelli teorici di riferimento, in particolare riflettendo su come uno sguardo sui fenomeni socio-culturali e sulla cultura affettiva sottesa possa integrarsi con una lettura psicoanalitica che, tradizionalmente più focalizzata sulle storie individuali dei pazienti, rintraccia nelle loro relazioni oggettuali e nella loro struttura di personalità le origini delle loro difficoltà.

Due psicoterapeute si confrontano sul lavoro con i pazienti giovani adulti, interrogate dall’attuale diffusione di sofferenze e problematiche psicologiche che li riguardano. Nella ricerca di possibili chiavi di lettura e di intervento, fanno dialogare i loro rispettivi modelli teorici di riferimento, in particolare riflettendo su come uno sguardo sui fenomeni socio-culturali e sulla cultura affettiva sottesa possa integrarsi con una lettura psicoanalitica che, tradizionalmente più focalizzata sulle storie individuali dei pazienti, rintraccia nelle loro relazioni oggettuali e nella loro struttura di personalità le origini delle loro difficoltà.

Due psicoterapeute si confrontano sul lavoro con i pazienti giovani adulti, interrogate dall’attuale diffusione di sofferenze e problematiche psicologiche che li riguardano. Nella ricerca di possibili chiavi di lettura e di intervento, fanno dialogare i loro rispettivi modelli teorici di riferimento, in particolare riflettendo su come uno sguardo sui fenomeni socio-culturali e sulla cultura affettiva sottesa possa integrarsi con una lettura psicoanalitica che, tradizionalmente più focalizzata sulle storie individuali dei pazienti, rintraccia nelle loro relazioni oggettuali e nella loro struttura di personalità le origini delle loro difficoltà.

Crisis of Adulthood

The paper is a dialogue between two psychotherapists who compare their work with young-adult patients, taking into careful account the current spread of suffering and psychological disease in this stage of the life cycle. Searching for reading keys and intervention tools, they try to compare and integrate their respective theoretical models; the Authors propose a thesis that integrates the sociocultural perspective (framed on affective symbolization processes) with the psychoanalytic one (traditionally centered on patients' individual biographies, object relations and personality structure).

Crisis of Adulthood

The paper is a dialogue between two psychotherapists who compare their work with young-adult patients, taking into careful account the current spread of suffering and psychological disease in this stage of the life cycle. Searching for reading keys and intervention tools, they try to compare and integrate their respective theoretical models; the Authors propose a thesis that integrates the sociocultural perspective (framed on affective symbolization processes) with the psychoanalytic one (traditionally centered on patients' individual biographies, object relations and personality structure).

Crisis of Adulthood

The paper is a dialogue between two psychotherapists who compare their work with young-adult patients, taking into careful account the current spread of suffering and psychological disease in this stage of the life cycle. Searching for reading keys and intervention tools, they try to compare and integrate their respective theoretical models; the Authors propose a thesis that integrates the sociocultural perspective (framed on affective symbolization processes) with the psychoanalytic one (traditionally centered on patients' individual biographies, object relations and personality structure).

03

Casi Clinici

La tenerezza nella cura

Katia Locatelli

Nonostante clinicamente sia molto presente, la tenerezza è una nozione ancora poco esplorata in psicoanalisi. Partendo da una breve vignetta clinica che mostra il dispiegarsi della tenerezza in seduta, vengono analizzati i principali contributi della letteratura psicoanalitica relativi a questo particolare affetto, dando particolare risalto agli autori italiani e francesi contemporanei. 

Partendo delle sue radici intersoggettive, la tenerezza è studiata in quanto esperienza in grado di sostenere l’emersione del Sé nel soggetto, favorendo un delicato e fisiologico processo di differenziazione dall’oggetto. Viene al contempo operata un’importante distinzione tra la tenerezza e altre manifestazioni solo in apparenza simili, ma di natura ben differente. 

L’articolo mette in luce il ruolo fondamentale della tenerezza nel lavoro terapeutico, con particolare riguardo alle situazioni segnate dal trauma. L'autrice evidenzia, infine, il potenziale altamente terapeutico ed umanizzante del buon uso della tenerezza nella cura e dunque il terapeuta viene incoraggiato ad ascoltare dentro di sé, nella relazione con il paziente, i profondi messaggi che questo vissuto veicola.

Nonostante clinicamente sia molto presente, la tenerezza è una nozione ancora poco esplorata in psicoanalisi. Partendo da una breve vignetta clinica che mostra il dispiegarsi della tenerezza in seduta, vengono analizzati i principali contributi della letteratura psicoanalitica relativi a questo particolare affetto, dando particolare risalto agli autori italiani e francesi contemporanei. 

Partendo delle sue radici intersoggettive, la tenerezza è studiata in quanto esperienza in grado di sostenere l’emersione del Sé nel soggetto, favorendo un delicato e fisiologico processo di differenziazione dall’oggetto. Viene al contempo operata un’importante distinzione tra la tenerezza e altre manifestazioni solo in apparenza simili, ma di natura ben differente. 

L’articolo mette in luce il ruolo fondamentale della tenerezza nel lavoro terapeutico, con particolare riguardo alle situazioni segnate dal trauma. L'autrice evidenzia, infine, il potenziale altamente terapeutico ed umanizzante del buon uso della tenerezza nella cura e dunque il terapeuta viene incoraggiato ad ascoltare dentro di sé, nella relazione con il paziente, i profondi messaggi che questo vissuto veicola.

Nonostante clinicamente sia molto presente, la tenerezza è una nozione ancora poco esplorata in psicoanalisi. Partendo da una breve vignetta clinica che mostra il dispiegarsi della tenerezza in seduta, vengono analizzati i principali contributi della letteratura psicoanalitica relativi a questo particolare affetto, dando particolare risalto agli autori italiani e francesi contemporanei. 

Partendo delle sue radici intersoggettive, la tenerezza è studiata in quanto esperienza in grado di sostenere l’emersione del Sé nel soggetto, favorendo un delicato e fisiologico processo di differenziazione dall’oggetto. Viene al contempo operata un’importante distinzione tra la tenerezza e altre manifestazioni solo in apparenza simili, ma di natura ben differente. 

L’articolo mette in luce il ruolo fondamentale della tenerezza nel lavoro terapeutico, con particolare riguardo alle situazioni segnate dal trauma. L'autrice evidenzia, infine, il potenziale altamente terapeutico ed umanizzante del buon uso della tenerezza nella cura e dunque il terapeuta viene incoraggiato ad ascoltare dentro di sé, nella relazione con il paziente, i profondi messaggi che questo vissuto veicola.

Tenderness in the treatment

Although tenderness is clinically very present, it is still less explored in psychoanalysis. Starting from a little clinical vignette showing the unfolding of tenderness, the major contributions of the psychoanalytic literature concerning this particular affect are analysed, giving greater prominence to Italians and French contemporary authors.

Starting from its intersubjective origin, tenderness is studied as able to sustain the emergence of the Self in the subject, promoting a gentle and physiological process of differentiation from the object. At the same time, tenderness is differentiated from other manifestations, apparently similar but of a very different nature.

This article brought to light the key role of tenderness in the therapeutic work, especially in situations marked by trauma. The highly therapeutic and humanizing potential of the good use of tenderness in the treatment is discussed and the therapist is encouraged to listen within himself and in the relationship with the patient, the profound messages that this experience conveys.

Tenderness in the treatment

Although tenderness is clinically very present, it is still less explored in psychoanalysis. Starting from a little clinical vignette showing the unfolding of tenderness, the major contributions of the psychoanalytic literature concerning this particular affect are analysed, giving greater prominence to Italians and French contemporary authors.

Starting from its intersubjective origin, tenderness is studied as able to sustain the emergence of the Self in the subject, promoting a gentle and physiological process of differentiation from the object. At the same time, tenderness is differentiated from other manifestations, apparently similar but of a very different nature.

This article brought to light the key role of tenderness in the therapeutic work, especially in situations marked by trauma. The highly therapeutic and humanizing potential of the good use of tenderness in the treatment is discussed and the therapist is encouraged to listen within himself and in the relationship with the patient, the profound messages that this experience conveys.

Tenderness in the treatment

Although tenderness is clinically very present, it is still less explored in psychoanalysis. Starting from a little clinical vignette showing the unfolding of tenderness, the major contributions of the psychoanalytic literature concerning this particular affect are analysed, giving greater prominence to Italians and French contemporary authors.

Starting from its intersubjective origin, tenderness is studied as able to sustain the emergence of the Self in the subject, promoting a gentle and physiological process of differentiation from the object. At the same time, tenderness is differentiated from other manifestations, apparently similar but of a very different nature.

This article brought to light the key role of tenderness in the therapeutic work, especially in situations marked by trauma. The highly therapeutic and humanizing potential of the good use of tenderness in the treatment is discussed and the therapist is encouraged to listen within himself and in the relationship with the patient, the profound messages that this experience conveys.

04

Interfacce

Elaborazione e trasformazione di un nucleo arcaico dell’aggressività attraverso l’Esperienza Immaginativa

Alberto Passerini

La Psicoterapia con l’Esperienza Immaginativa è un modello psicodinamico post-freudiano basato sull’uso dell’immaginario come via privilegiata di accesso all’inconscio, in un quadro teorico-metodologico inquadrabile nelle tre parole chiave immaginario, psicoanalisi, neuroscienze. Il quadro relazionale è intersoggettivo laddove i movimenti transferale e contro-transferale vengono riconosciuti e trattati all’interno dell’immaginario. Il presente articolo mostra un estratto del percorso di Analisi di un paziente affetto da Artrite Reumatoide in cui si evidenzia l’evoluzione di un nucleo arcaico dell’aggressività da una forma primaria a secondaria. Vengono evidenziati, attraverso i successivi quadri immaginativi: l’evoluzione dell’oggettivazione della libido, l’energia de-neutralizzata a servizio dell’Io, il vissuto dell’Io corporeo, il vissuto del femminile, le azioni terapeutiche, le varie fasi della psicoterapia.

La Psicoterapia con l’Esperienza Immaginativa è un modello psicodinamico post-freudiano basato sull’uso dell’immaginario come via privilegiata di accesso all’inconscio, in un quadro teorico-metodologico inquadrabile nelle tre parole chiave immaginario, psicoanalisi, neuroscienze. Il quadro relazionale è intersoggettivo laddove i movimenti transferale e contro-transferale vengono riconosciuti e trattati all’interno dell’immaginario. Il presente articolo mostra un estratto del percorso di Analisi di un paziente affetto da Artrite Reumatoide in cui si evidenzia l’evoluzione di un nucleo arcaico dell’aggressività da una forma primaria a secondaria. Vengono evidenziati, attraverso i successivi quadri immaginativi: l’evoluzione dell’oggettivazione della libido, l’energia de-neutralizzata a servizio dell’Io, il vissuto dell’Io corporeo, il vissuto del femminile, le azioni terapeutiche, le varie fasi della psicoterapia.

La Psicoterapia con l’Esperienza Immaginativa è un modello psicodinamico post-freudiano basato sull’uso dell’immaginario come via privilegiata di accesso all’inconscio, in un quadro teorico-metodologico inquadrabile nelle tre parole chiave immaginario, psicoanalisi, neuroscienze. Il quadro relazionale è intersoggettivo laddove i movimenti transferale e contro-transferale vengono riconosciuti e trattati all’interno dell’immaginario. Il presente articolo mostra un estratto del percorso di Analisi di un paziente affetto da Artrite Reumatoide in cui si evidenzia l’evoluzione di un nucleo arcaico dell’aggressività da una forma primaria a secondaria. Vengono evidenziati, attraverso i successivi quadri immaginativi: l’evoluzione dell’oggettivazione della libido, l’energia de-neutralizzata a servizio dell’Io, il vissuto dell’Io corporeo, il vissuto del femminile, le azioni terapeutiche, le varie fasi della psicoterapia.

Elaboration and transformation of an archaic aggressive nucleus through the Imaginative Experience

Psychotherapy with Imaginative Experience is a post-Freudian psychodynamic model based on the use of the imaginary as a privileged way of accessing the unconscious in a theoretical-methodological framework that can be classified in three keywords: imaginary, psychoanalysis, and neuroscience. The relational framework is intersubjective where transferential and counter-transferential movements are recognized and treated within the imaginary. This article shows an excerpt of the analysis of a patient suffering from rheumatoid arthritis in which the evolution of an archaic nucleus of aggression from a primary to a secondary form is highlighted. The imaginative frameworks highlight the evolution of the objectification of the libido, the de-neutralized energy at the service of the Ego, the experience of the corporeal Ego, the experience of the feminine, the therapeutic actions, and the various phases of the psychotherapy.

Elaboration and transformation of an archaic aggressive nucleus through the Imaginative Experience

Psychotherapy with Imaginative Experience is a post-Freudian psychodynamic model based on the use of the imaginary as a privileged way of accessing the unconscious in a theoretical-methodological framework that can be classified in three keywords: imaginary, psychoanalysis, and neuroscience. The relational framework is intersubjective where transferential and counter-transferential movements are recognized and treated within the imaginary. This article shows an excerpt of the analysis of a patient suffering from rheumatoid arthritis in which the evolution of an archaic nucleus of aggression from a primary to a secondary form is highlighted. The imaginative frameworks highlight the evolution of the objectification of the libido, the de-neutralized energy at the service of the Ego, the experience of the corporeal Ego, the experience of the feminine, the therapeutic actions, and the various phases of the psychotherapy.

Elaboration and transformation of an archaic aggressive nucleus through the Imaginative Experience

Psychotherapy with Imaginative Experience is a post-Freudian psychodynamic model based on the use of the imaginary as a privileged way of accessing the unconscious in a theoretical-methodological framework that can be classified in three keywords: imaginary, psychoanalysis, and neuroscience. The relational framework is intersubjective where transferential and counter-transferential movements are recognized and treated within the imaginary. This article shows an excerpt of the analysis of a patient suffering from rheumatoid arthritis in which the evolution of an archaic nucleus of aggression from a primary to a secondary form is highlighted. The imaginative frameworks highlight the evolution of the objectification of the libido, the de-neutralized energy at the service of the Ego, the experience of the corporeal Ego, the experience of the feminine, the therapeutic actions, and the various phases of the psychotherapy.

05

Formazione

Scegliere l'inevitabile. L'analisi nel percorso di formazione

Antonella Ramassotto

Freud diceva che è l’analisi a fare lo psicoanalista, non il suo percorso di studi. Nonostante gli anni trascorsi dal varo della legge che regola la formazione degli psicoterapeuti in Italia, rimangono attuali le questioni legate all’inserimento dell’analisi nell’ambito del corso di formazione. Questo articolo nasce dal desiderio di mantenere aperta e viva la riflessione su tutti gli aspetti che riguardano la formazione: teorico, clinico ed etico. Proprio perché sono passati tanti anni l’autrice pone l’accento soprattutto sull’ultimo punto, che ci chiama a mantenere dritta la barra dell’etica in una società che riflette i profondi cambiamenti che sono intercorsi.

Freud diceva che è l’analisi a fare lo psicoanalista, non il suo percorso di studi. Nonostante gli anni trascorsi dal varo della legge che regola la formazione degli psicoterapeuti in Italia, rimangono attuali le questioni legate all’inserimento dell’analisi nell’ambito del corso di formazione. Questo articolo nasce dal desiderio di mantenere aperta e viva la riflessione su tutti gli aspetti che riguardano la formazione: teorico, clinico ed etico. Proprio perché sono passati tanti anni l’autrice pone l’accento soprattutto sull’ultimo punto, che ci chiama a mantenere dritta la barra dell’etica in una società che riflette i profondi cambiamenti che sono intercorsi.

Freud diceva che è l’analisi a fare lo psicoanalista, non il suo percorso di studi. Nonostante gli anni trascorsi dal varo della legge che regola la formazione degli psicoterapeuti in Italia, rimangono attuali le questioni legate all’inserimento dell’analisi nell’ambito del corso di formazione. Questo articolo nasce dal desiderio di mantenere aperta e viva la riflessione su tutti gli aspetti che riguardano la formazione: teorico, clinico ed etico. Proprio perché sono passati tanti anni l’autrice pone l’accento soprattutto sull’ultimo punto, che ci chiama a mantenere dritta la barra dell’etica in una società che riflette i profondi cambiamenti che sono intercorsi.

Choosing what cannot be avoided. The analysis in the training path

Freud said that it is the analysis that makes the psychoanalysts, not their academic studies. Despite many years passed since the law regulating psychotherapists’ training was approved in Italy, the issues related to the inclusion of analysis in the training is still very relevant. This paper aims to keep open and alive the reflection on all the theoretical, clinical and ethical aspects involved in psychotherapist training. Precisely because so many years have passed, the author focuses in particular on the last aspect, because it calls us to maintain straight the rudder of ethics in a society that has profoundly changed in recent times.

Choosing what cannot be avoided. The analysis in the training path

Freud said that it is the analysis that makes the psychoanalysts, not their academic studies. Despite many years passed since the law regulating psychotherapists’ training was approved in Italy, the issues related to the inclusion of analysis in the training is still very relevant. This paper aims to keep open and alive the reflection on all the theoretical, clinical and ethical aspects involved in psychotherapist training. Precisely because so many years have passed, the author focuses in particular on the last aspect, because it calls us to maintain straight the rudder of ethics in a society that has profoundly changed in recent times.

Choosing what cannot be avoided. The analysis in the training path

Freud said that it is the analysis that makes the psychoanalysts, not their academic studies. Despite many years passed since the law regulating psychotherapists’ training was approved in Italy, the issues related to the inclusion of analysis in the training is still very relevant. This paper aims to keep open and alive the reflection on all the theoretical, clinical and ethical aspects involved in psychotherapist training. Precisely because so many years have passed, the author focuses in particular on the last aspect, because it calls us to maintain straight the rudder of ethics in a society that has profoundly changed in recent times.

06

Recensioni

La mente sensoriale e lo spettro allucinatorio. Risonanze tra psicoanalisi e neuroscienze

a cura di Anna Maria Nicolò, Gabriella Giustino e Massimo Vigna-Taglianti. Franco Angeli, Milano, 2022

Recensione di Daniela Cassano

Recensione di Daniela Cassano

Recensione di Daniela Cassano

Rivista completa

Hanno collaborato a questo numero:

Hanno collaborato a questo numero:

E. Buday
Psicologa e Psicoterapeuta. Istituto Minotauro Milano.

D. Cassano
Neurologa, Psicoterapeuta, socio fondatore A.Psi.C., direttrice responsabile di Psicoanalisi Contemporanea.

L. Fattori
Psicologa, Psicoterapeuta, socio fondatore di A.Psi.C., redattrice capo di Psicoanalisi Contemporanea.

K. Locatelli
Psicologa, Psicoterapeuta, PhD in Psicopatologia e Psicoanalisi presso Universitè Sorbonne Paris.

A. Passerini
Psichiatra, Psicoterapeuta, fondatore SISPI, didatta GIREP.

A. Ramassotto
Psicologa, Psicoterapeuta, Vice presidente Centro Psicoterapeutico Te.C.O.